Fratelli Monfortani |
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Mia esperienza con Fratelli Monfortani: Ho potuto vedere in prima persona, scoprire e capire, la grande Opera dei fratelli Montfortani in queste terre a favore dei più poveri. Sono diventato quindi spettatore partecipe di questa evoluzione sociale di queste comunità attualmente impegnate, assieme ai loro fratelli, nella realizzazione di un vivere possibilmente meno problematico. Ma questo particolare vivere mi ha fatto comprendere, ancora una Volta, come in questa nostra società, dove ci sono giorni in cui tutto sembra ruotare in senso contrario alla logica, dove lo spreco è all’ordine del giorno e dove tanta gente vive nella superficialità, esistono anche fratelli disposti a spendere la loro vita esclusivamente per dare l’istruzione a questa gente tribale.
Veramente fa molto riflettere. Fa pensare come in tante nostre comunità, modernizzate, civilizzate, che si definiscono istruite e colte, vige una realtà progressista solo verso finti valori. Con la logica conclusione che ci si allontana dai veri obiettivi della vita, primo fra tutti, la carità verso il prossimo. Invece qui, la professionalità, la serietà, l’educazione e la collaborazione, il rispetto per il prossimo, la possibilità di un sicuro avvenire, la fratellanza comune e la disciplina, hanno contribuito a dare un marchio di garanzia all’istruzione e al futuro di questi ragazzi e il nome di tale sicurezza è Montfort . Grazie all’impegno con cui i fratelli Montfortani di San Gabriele vivono questa loro chiamata vocazionale, oggi, in Andhra Pradesh parlare di istruzione è sinonimo di Monfortani, dove c’è istruzione c’è speranza. Ecco il motto di questa realtà e quella scuola, costruita con enormi sacrifici, ma soprattutto, anche con enormi risultati ottenuti, oggi è diventata il primo grande simbolo di quella speranza. C’è quindi da ben sperare che questo possa essere solo l’inizio di un continuo evolversi alla continua e comune costruzione di un futuro sempre migliore. Io, che vivo in una società ben particolare, con esigenze e problematiche così diverse dai villaggi tribali, mi sento quindi onorato per aver avuto la possibilità, di condividere e percorrere, sia pur per breve tempo, strade parallele e comuni con questi fratelli Montfortani. Onorato per aver incontrato persone così dedite al prossimo. |