Dicembre, il periodo di Natale si sta avvicinando, cosa fare ?
Fra giornali e televisione le notizie sono incredibilmente tutte simili. Tutte richiamano a questa crisi economica. Questa crisi dovuta all’egoismo che imperversa in molte persone.
Tempo di crisi.


La crisi si abbatte su molte famiglie, operai, artigiani e non per ultimo sui benefattori.
Quante volte in questo periodo abbiamo ricevuto questa notizia da Fratel Matteo

< Purtroppo un altro benefattore ha gettato la spugna ! >

Notizie dure, tristi, ma purtroppo che rispecchiano questi tempi.
Ormai, è da un po’ di tempo che seguo con malinconia questi abbandoni dovuti alla crisi, cosa fare ?
Che cosa posso fare ?
Nel mio piccolo, le vie da seguire non sono certo tante, e nemmeno tutte percorribili.
Quante persone mi dicono

< Eh Beppe…non ho soldi >

< Eh Beppe…non aiuto se non sono sicuro di portare a termine l’impegno >

< Eh Beppe…ci penserò >

< Eh Beppe…adesso non posso proprio >

E via di seguito con altre simili affermazioni.
In fondo, pensandoci bene, io già aiuto Benitta e Angel, perché dovrei preoccuparmi di altre ?
C’è la crisi, ci sono problemi di lavoro, non ci sono soldi per tutti.
Cosa fare ?
Pensa e ripensa, arrivo alla decisone, forse pazzesca per questo periodo < c’è la crisi economica ? Bene ! Raddoppio ! >
Incredibile ! Raddoppio !
Se alcuni amici non se la sentono di prendersi un impegno da soli, allora bisogna mettersi assieme per un unico scopo.
Se non tutti sostengono singolarmente un bambina/o allora tutti assieme sosterranno un bambina/o.
L’unione fa la forza.
Ecco quindi che riesco miracolosamente a creare due cordate di amici pronte a sostenere altre due bambine/i.
L’unico particolare curioso è dato dal fatto che tutti vogliono che io sia presente in ogni gruppo. Non importa, sarà anche un impegno oneroso, ma la gioia di altre due piccole conquiste è troppo grande per rinunciare.
Riassumendo
C’è la crisi ? Bene ! Aiuto non più due bambine ma quattro !
Almeno altre due piccole anime avranno una speranza per il loro futuro.
Ecco quindi pronte altre due adozioni. Il disegno divino o la fatalità, vuole che ambedue bambine si chiamassero < Sneha >, che nella lingua indiana vuol dire < Amore >. Infatti queste adozioni sono proprio un gesto d’amore.
Adesso, come sovente si afferma, mi sono veramente ” fatto in quattro ” per aiutare qualcuno.
Quattro realtà diverse di vita. Praticamente e caratterialmente diverse tra loro, ma, con un unico punto in comune, la richiesta di aiuto per poter completare gli studi e poter ottenere la speranza per una vita migliore.
Grazie ai viaggio con Fratel Matteo, ho avuto la fortuna di incontrare le quattro ragazzine e le loro famiglie. Cari amici benefattori, vi posso garantire, che un’esperienza più bella, fruttuosa e amorevole non potevo avere.
Ritornato a Venezia, questa volta posso affermare con gioia, che ogni benefattore mi ha chiesto subito notizie della loro assistita di gruppo. Ogni benefattore delle due Sneha, ha voluto vedere immediatamente le foto e i video di queste due ragazze.
Dopo ciò, ho pensato che alla fine non tutto è stato fatto invano o perduto in questi anni. Se, da una parte continuano imperterrite le persone che non vogliono e non credono al sostegno a distanza, dall’altra parte qualche bel germoglio e cresciuto.
Proprio come la parabola del seminatore.