Madre Teresa di Calcutta

ADOZIONI A DISTANZA E MADRE TERESA

Come ho ricevuto belle parole di incoraggiamento dalla Beata Madre Teresa, caro lettore di questa pagina, passo parola anche a te: adotta anche tu un bambino o bambina a distanza o fa una donazione che il tuo cuore generoso ti suggerisce di fare. Apri la porta della tua bontà e vieni in soccorso di uno dei circa 8500 bambini e bambine che mi chiedono di essere sostenuti a distanza.

Sono Fratel Mathew Kavumkal, membro della Congregazione Monfortana di San Gabriele. Come religiosi, siamo educatori della gioventù in oltre 35 Paesi in tutto il mondo. Negli anni Settanta, i miei Superiori mi hanno incaricato di fondare la prima scuola a Vijayawada. Il Vescovo, il compianto Mons Joseph Thumma, mi ha accolto presso il vescovado. Da lì ho iniziato a costruire una nuova scuola a Patamata. Ho ricevuto un incredibile sostegno dalla comunità, senza distinzioni di casta o religione. Alla fine della costruzione, la scuola è stata intitolata “St. Mathew’s Public School” in mia memoria, su richiesta dei cittadini.

Durante lo stesso periodo in cui costruivo la scuola, Madre Teresa stava lavorando alla creazione di due case: una per i bambini abbandonati e l’altra per gli anziani e i malati abbandonati. In quel periodo ho avuto l’opportunità di incontrare Madre Teresa e ho instaurato una bellissima amicizia con lei. È stato un periodo straordinario della mia vita, caratterizzato da amicizia con Madre Teresa, con il Vescovo Joseph Thumma, con Padre Joji Marampudi (segretario del Vescovo), con numerosi religiosi, sacerdoti, varie autorità civili e persone straordinarie. È degno di nota che Joji Marampudi è diventato successivamente Vescovo e poi Arcivescovo di Hyderabad, la capitale dello Stato di Andhra Pradesh. Molti dei nostri benefattori l’hanno incontrato e lo conoscono.

Nel 1979, il 26 agosto, in occasione del compleanno della Beata Madre, sono partito dall’India per l’Italia per svolgere una missione affidatami dai miei superiori. Le famiglie povere in India, sapendo che ero in Italia, mi hanno scritto chiedendo aiuto per le spese scolastiche dei loro figli.

Di fronte a queste richieste di aiuto, non potevo restare indifferente. Ho cominciato a condividere queste storie con amici e, nel 1980, ho trovato una famiglia a Padova disposta ad aiutare una famiglia con 6 figli. Così è nato il nostro programma di sostegno a distanza per i bambini. Il Signore agisce attraverso persone di buona volontà. Quando Madre Teresa ha appreso della nascita di questo programma, si è rallegrata e mi ha incoraggiato, dicendo: “Hai davanti a te una grande missione. Sii fedele al Signore e lui ti sosterrà. Ogni adozione a distanza che fai con l’aiuto dei tuoi amici può sembrare una cosa piccola, ma in realtà è un investimento sicuro e duraturo… quindi non smettere mai di parlarne al maggior numero possibile di persone in Italia.” Ha aggiunto: “Nel momento in cui trovi un benefattore per un bambino, non trascurare gli altri che ti hanno chiesto aiuto e per i quali non hai ancora trovato benefattori. Non dimenticare l’importanza della condivisione, che è l’agape della prima comunità cristiana. Non dovrebbe esserci nessun bambino bisognoso tra coloro che ti scrivono e confidano in te. Sostienili anche con la tua preghiera costante.”

Poiché ho avuto molte occasioni per pregare e partecipare all’adorazione del Santissimo nella cappella delle Suore di Carità a Calcutta, alla presenza di Madre Teresa, ho potuto apprezzarne la sua esemplare carità e semplicità umana. La sua semplicità era straordinaria e affascinante, ma al contempo aveva uno sguardo penetrante e luminoso. Era affettuosa, accogliente e amava e accettava tutti, prendendosi cura di ciascuno senza distinzioni. Nessuno veniva trascurato o escluso dalla sua materna cura, attenzione e affetto. La testimonianza della vita e l’esempio della “madre dei poveri” sono validi tanto per i credenti quanto per coloro che non lo sono. La sua vita era pervasa dall’amore per Dio, che si concretizzava nel servizio ai poveri in ogni forma di bisogno.