Testimonianza sulla figura e missione di Fratel Matteo

nell’ambito dell’Istituto “Ca’ Florens” di Istrana da parte dell’ex-sindaco Giovanni Vedelago. 

“Sono lieto e onorato di partecipare a questa celebrazione. Come ex amministratore comunale di Istrana, ancora in tempi lontani, ho avuto modo di conoscere la realtà del Ca’ Florens con tutta la complessità dei suoi servizi, molto impegnativi e complicati, seppur ben articolati nella funzionalità dell’Istituto. Tutto questo, grazie all’impregnata dedizione dei vari operatori che si sono succeduti in carica. Come sindaco del Comune di Istrana, di tanto in tanto, partecipavo agli incontri di circostanza che si tenevano presso l’Istituto. Ho conosciuto abbastanza bene i fratelli del Ca’ Florens, non solo, per il delicato servizio, a suo tempo, prestato per il recupero dei ragazzi in difficoltà, ma soprattutto per lo stile di particolare accoglienza da loro offerta con tanta gentilezza a chiunque colà si fosse presentato.

I carismatici; fratel Alfonso- fratel Dionisio- fratel Giuseppe – fratel Domenico- fratel Rocco e pure altri, come fratel Pietro – fratel Michele ecc., hanno fatto epoca e storia non soltanto in località di Via dei Fiori, ma in tutto il territorio di Istrana e pure in altre zone, come a Fossalunga ed altrove…Ma tutto questo non basta. Alla maturazione dei tempi, come fulmine a ciel sereno, arriva colà fratel Matteo, pieno di grinta e dotato di animato spirito di dedizione…e, chi non lo conosce ad Istrana?!?…Allora era giovane: baldo, fiero e pure simpatico. Ancor oggi -costui- dopo cinque lustri di realtà trascorsi in questo contesto istranese, lo vediamo apparire forse con la fronte, un pochino, più spaziosa di prima per la perdita di qualche capello in testa, ma lo vediamo apparire ringiovanito: pieno di spirito, di buon umore, brillante e dinamico come prima e, forse, più di prima. Senza peccare di presunzione, potrei affermare che fratel Matteo ha portato ad Istrana una ventata nuova. Il delicato ed importante servizio di “Adozione e Distanza”, lo ha qualificato non poco. Secondo il sottoscritto, i frutti di questo efficace vaccino, li troveremo certamente iscritti nel libro del Regno dei Cieli allorquando, a suo tempo, il Buon Dio valuterà l’operato di ciascuno di noi…

Puntando ancora l’indice su fratel Matteo, penso che a costui–dotato forse di particolare sensibilità sulla percezione dei problemi umani, sociali e religiosi–sia stato facile giustificare il suo inserimento pure nella comunità di Istrana dove ha suscitato e dove sta manifestando tuttora sentimenti di stima, di simpatia e di amicizia tra la gente locale.

Fratel Matteo infatti: “di statura media e avvenente di aspetto”

  • dallo sguardo penetrante-
  • dal cipiglio impressionante- 
  • dall’azione impregnante-
  • dal vigore vincolante-

e, dal fascino trainante-

in loco, ad Istrana, viene considerato per l’uomo del sorriso e del cuor contento oltre che l’omo d’azione corredata da austera scrupolosità in atto…

Dopo quanto esposto, mi torna facile acclamare: “resta ancora tra noi fratel Matteo perché si fa sera”. Purtroppo il calendario lunare segna le fasi delle stagioni maturate. Come sempre e più di prima–pur nel rispetto dei ruoli e delle competenze–abbiamo bisogno di stare insieme ed essere forti e solidali onde assaporare ancora il segreto delle “pure gioie ascose” (nascoste); di quelle gioie, come canta il poeta, che “il mondo irride (disprezza), ma che rapir non può…”

Fratel Matteo: sii orgoglioso ed imperterrito nel procedere per “l’erta fatale” per la salita misteriosa nel cammino del delicato compito intrapreso per il servizio di “Adozioni a Distanza”. Il Buon Dio te ne renda merito! Oggi intanto facciamo festa e grande festa. Ed ora, anch’io mi unisco in coro alle voci della assemblea presente per farti gli auguri più fervidi di ogni bene et…”ad multos annos salutem plurimam in Dominum” tutto questo: “…finché il sole risplenderà sulle sciagure umane”.

Giovanni Vedelago

Istrana